domenica 31 maggio 2015

Deus quotidiano ( PAGHERÒ ) - Francesco Mancini


PRESE IL CAFFÈ' ... et fexe l'atto de pagare e uscirsene così'...
Siccome fusse COLOMBA IMMACOLATA.
Il Deus in cotal uscita divinatoria, miso in pompa MAGNA, ebbe il moto de sorpresa,  nel sentisse trattenuto per le DIVINE BRACCIA..
Era IL TITOLARE de quel BARE!
Ehi, a SIGNORE!!!
- Cazzo così' no, fece il Giuseppe, mancano da salda' le tre bevute di Rinaldi... quelle di IERLALTRO!
Le facciamo ANDAREn in cavalleria?
Il VaTE a hodesta figura, alzanno li OCI a lu SIELO, tosto, ammettendo il LAPSUS, subitamente oro':
-DATE A GIUSEPPE quello che E' di GIUSEPPE.... 
Poi...intanto che frugava ner borsello, con la lampo ASSATANATA, che nun volea sapenne de FUNZIONA'.. si sedette e accomincio' a cercare lu vil dineroS 
siempre più' disperato orbo d'ogni SPEME.
Erano qui', erano la'... Mo' ... Ndo Azz so'?
Satana ridea come RE de un novello Paradiso.
 A Sta  vision ... ALI AL MURO,invece nel pallon, 
L'Arcangelo si offrì' di pensarci lui,
a risolvere L' ARCANO..
Nun l'avesse mai fatto..
Gli e' che lu DEUS, ce se indigno'
Inauguro', INTIGNATO, seduta stante lo SANTO RIFIUTO!
NEIN!!!
NUN SIA MAI, che lu padreterno faccia in SULLA TERA, na figura de MMERDA SIMILARE ... Piuttosto ... pagare o da paga' ma intanto... a la MAL parata, cazz..SEGNO!
Il titolar, vedendo la menata, col soldo fresco ne le mano dell' ALATO, solo da PIA' CO lu .... GRAZZZIE E TE SALUTO..
E dall'altra un affannato RICERCA' de luNULLA, in saccocce puro malandate.
NUN SE CAPACITO'.
A ... DDIO, sii bbono, lo prego'. Fatte aiuta' da quer cazzonibus de angelo, pe na volta che te offre il suo NIRVANA, NUn me Fa' Mmori' pe un altro mese, CO sta solita campana!
Pe tre consumazzzzioni, qua' se va' alle calende Greche.
ABEMUS PROLE,  EQUITALIA a li calcagni.
ER DEUS... NUN volle senti' ragioni!
ne aiuti offerti da NU TERRONEO chicchessia.
NIUN, QUIVI SI LAGNI!
Mixe er nome suo in sur la paginetta de li RITARDATI e si ritrasse
 in sur felice, cantando sur profano er PAGHERÒ', buttato in GLORIA AR PADRE NOSTRO e tosto, la per LLI',  Abbenedendo a destra e a manca alla.... FRANCESCO VATICANO, se n'usci' AR brucio un po' sul brutto, fora da quel BAR senza lu rispetto.

art Francesco Mancini


Deus quotidiano ( Feci... Vidi .... Vinsi? ) - Francesco Mancini



Rene' gli vomito' sul tavolo, davanti!
Nemmeno il tempo di girarsi!
Porco BBIO  - gli scappo', con il LEADER MASSIMO, a ignorare l' ASSONANZA.
Indaga o meno, lapalissiana, e' colpa del VINACCIO di GIANNI, il barista... ci si INTIGNA A PENSARE!
Non per essere STEREONZI o malignetti.
Da quando ha sostituito il titolare e' lui che consiglia la marche giuste.
Le meno carestose.
I sospetti irrompono, aureolati di mezze VERITÀ', il meno campate in aria possibile.
Son corse al cesso, di clienti che prima si tenevano gli STRONZI dentro, una settimana buona!
FECI, ...VIDI, VINSI?
Ci si affeziona!
E quel blasfemo tirar di catena, e' quasi ogni volta un addio!
- Cambia veleno, disse sorridendo il DEUS seduto un po' più' distante, non lo capisci?
Satana, dette una gomitata a Lucio che si preparava a ingollarsi il suo bicchierazzo sospetto.
Era un animaccia da tener da conto!
Ieri per tre ore, aveva barato di brutto a scala quaranta!
Aveva costretto Giulio a giocare, spalle allo specchio!
NIUNO, tolto il  Deus se ne era accorto.
Anche l'Arcangelo GABRY... c'era cascato.
Pregava che gli entrasse il tre, per la scala... 
Un coglione!
Infatti perse.
Fuori il sole, rompeva le balle con il riverbero, sugli occhiali di Lisa, intenta a fare cruciverba, per far capire che era intelligente al suo amore del MOMENT.
Pretese da ligia lo scontrino, che il Gianni non voleva mollare, manco morto.
Era sempre la solita storia!
IL VATE , accigliato, non approvava ne disapprovava. Quando c'eran di mezzo SATANICHE istorie di finanza, si defilava!
Azzi di Belzebu' e morta li'.

dipinto di Francesco Mancini

venerdì 29 maggio 2015

Spaccati ancora cuore - Silvana dg



L'osso spunta fuori
Sfonda il ventricolo destro
Altre macerie 
Si intravedono in prospettiva
Il sangue già vissuto 
Ha però smesso 
Di colare
Forma grumi brutti
A guardarsi
Ma necessari

Il ventricolo sinistro
Pompa sangue nuovo
Non si cura del passato
I suoi globuli sorridono
Mentre corrono
Inaugurando nuove vie
Ma è pieno di curve
Il sangue 

Troppo scivoloso 


photo Alberto Pancorbo

Fuori da quello che tu vedi c'è la mia vita - Silvana dg




Un camaleonte scomodo
Ribelle e molesto
Che non si adatta alla gente

La mente zeppa 
Di idee contrarie
L'occhio guarda
Dove nessuno vede

Lancio idee come dadi ribelli
Sono bandiere nere
Ve le conficco nel sedere

Per urlare il mio dissenso
Suscitare il caos dove niente ha senso
Ma è approvato dallo stato
Dal sistema costituito

C'è disturbo in mia presenza
Non sto cieca sorda o muta
Se ingiustizie vedo a danno
Dei più deboli e ignoranti

Eppure

Se mi guardate 
non mi vedete
Se mi parlate 
Non tengo presente

Me
I miei giorni
Le mie notti

Mi appartengono
Per volontà costituita 

giovedì 28 maggio 2015

Altri ne verranno - Silvana dg


Il sogno ci si è chiuso addosso
Mentre la vita ci affaticava 
Col suo beffardo quotidiano

Credevamo di essere invincibili
Abbiamo vissuto con idee impopolari
Senza confonderci o scoraggiarci
Quando la salita si faceva dura

Ci siamo consumati
Credendo di cambiare il mondo
Perché ci credevamo, si!
Noi ci credevamo ...

Ma questo presente ci ha traditi
Sorprendendoci con il fiato a terra
Tutti i sogni sbiaditi dall'uso
Una vita quasi finita 


             Con altri sogni
                   Non ancora iniziati


domenica 24 maggio 2015

Per te io vincerò - Silvana dg

Giustizia sarà fatta
Nel nome tuo
Nel nome mio
Nell'Unico Nome

L i b e r t à

Dalla prigione
Di questo sistema infame
Che ci vuole succubi
Che ricatta il nostro onore

Nel bisogno del pane quotidiano
Libertà e lavoro
Per diritto
E non per favore

Libertà da questa mafia
Che ci tiene legati 
Il ceppo in un piede

La fossa nell'altro

sabato 23 maggio 2015

Deus quotidiano ( C'ero prima io! ) Francesco Mancini


Il Deus, alla posta, era mezz'ora che faceva la fila!
Si era divinamente rotto i .....NON SI PUÒ' dire...
Dovevi prendere il biglietto... disse il pensionato.
Io cio' il sessantotto, sono l'ultimo!
Io quel numero che viene dopo, disse DDIO, non lo prendo.
Sulla terra basta niente, per il ridicolo!
Fece passare un arzilla vecchietta.
Con il settanta, anche l'aureola gli si era illuminata.
Era li'.... solo PERCHÉ NON RISULTAVA MAI... NATO!
Vaglielo a spiegare a QUELLI DI EQUITALIA!
Volevano sapere, come aveva fatto a vivere tutto questo tempo.
Dov'era stato...
Del PARADISO, non ne volevano proprio sapere!
Atei?
No, non ci credevano!
Punto e basta.
Satana era felice del contrattempo.
Sculettava, da un impiegato all'altro con aria da ANGELO BUONO!
Li preparava ad un altra lotta terrena!
Impedire al DEUS di essere con le carte in regola!
Quando tocco' a Lui, l'impiegato, pettinato come RENZI, gli chiese:
Ma chi sei?
Io sono Dio, Rispose LUI!
Azz! ...Pure io, fece il bravuomo, ma detto fra noi, solo a scopare.. chiedete alla mia signora.
Risero in molti, ma senza esagerare!
Dai, non scherziamo, qui' si TRABACA... si lavora signore!
Ecco sono io ... il SIGNORE!
Noto che mi ha riconosciuto, o mi sbaglio?
Si sbagliava..
Nel frattempo l'ambulanza era arrivata.
Due volontari scesero lesti e dolcemente lo invitarono a salire.
Ma....
Io sono colui che E', ebbe il tempo di protestare...!
Mettendogli le mani sulle chiappe lo spinsero INTRA, così facendo l'aiutò a salire con più slancio...
Non ci capisco niente, si scusò l'autista, a suo tempo testimone di GEOVA.
Se lo desidera però durante il tragitto, non metto la sirena, ok?
Dio lo compatì e nel casino lo bene di' lo stesso.
In verità' ti dico..
Meglio che non dici niente, disse il portantino, ci complichi di più' il lavoro!
Qua' c'è una sola VERITÀ ..
Faccio tardi.. e stasera C'e' la IUVE!

art Francesco Mancini


giovedì 21 maggio 2015

Deus quotidiano. ( A far festa! ) - Francesco Mancini



No, no, e' troppo intelligente quello, ci fa' sentire tutti TRUOPP ignoranti.
Meglio fare una figura DI MERDA SUBITO, non invitandolo, che sorbirsi per tutta la festa una tortura simile!
Dio era rimasto ESTEREFATTO!
Una cosa oscena.
Simili a Lui, chi, quelli?
Credeva di aver fatto un opera buona!
Si ordino' il caffè'.
Aver invitato il FRANCESCHINI, gli era parsa una cosa meritoria, per alzare il livello della serata!
Sapeva tutto sul lupo della Sila, sui poteri della lattuga romana...
Sulle pere...
LLUI, Aveva però' intuito, dove poteva aver un cincinin ERRATO!
Avergli dato a sti CAZZONI ... Il Libero ARBITRIO!
A Satana, più' in la' brillarono e gli si spensero gli occhi.
Dio l'aveva capito finalmente!
Altro che la " CAPPELLA" SISTINA.
CHE BESTIE QUESTI UMANOIDI!
Il Gianni, sostituto del titolare, fece per ritirare la tazzina...
- non l'ho ancora finito, disse il Signore!
Si pulì' con la manica la barba appena spuntata, alzo' il culo dalla sedia e si avvio' verso l'uscita.
Un urlo!
Al solito aveva dimenticato di pagare!
Regolo' tutto il rappresentante di caramelle, Pierangelo in incognito, che ci mise mezz'ora a trovaten GLI SPICCIOLI.
La festa?
Anche senza Franceschini, si poteva fare lo stesso !
C'era da festeggiare il cinghiale, ammazzato ieri!
Ma a DIO , non bisognava dirlo.
Anche se ONNISCENTE , la storia della macchina e l'investimento, si poteva SPACCIARE PER VERA!
Che cavolo!
Per ogni stronzata si metteva a tirar fuori st'onniscenza?
Mica e' giusto, dai!
Azz!

art Francesco Mancini


mercoledì 20 maggio 2015

Deus quotidiano. ( LAZZARO... ARZETEEEE ) - Francesco Mancini



Arzete LAZZARO!

Arzeteeee ... aho'!
E quello gnente... Due, tre vorte.
Na figura de merda Galilea!
Fino a che l'idraukico glie disse:
Padrete' carmo, MO' ce penso io!
Glie ammollo un carc.. in culo.!!
Et fece l'atto dissacrato!
da la platea qualcuno RISE!
'O FERMARO!!!
NU o vedi ch'e' mbriaco?
Fice l'Angelo... Questo a parte se l'e' scordata .... Se DOVEA arza' comme uno che se arisorge CO ER MOTO DE STUPORE intra l'OCIO! ...A fa' er morto, DAI, che Azz ce VO' mmai!
Poi..

Pe dieci euro, c'era l' ARBANESE che s'offriva!
Lassamo perde er Cinese, che anche se veniva GRATISE, cor trucco pe cambialllo e AVECCE l'aria ebbrea ce costava assai de più'.
Tutto sto casino pe fa fa' er figurone a Ernesto ne li panni der Reggista.
AR bare, aveva audiens, sortanto pe mezz'ora, poi na rottura de palle DA PAURA!
Fellini? Macché'! Corpa de Sto gran fellone, fasullo da morto e MORITURO DA VIVENTE, réclame DER PROSECCO...
Sempre imbriaco.
Sto Lazzaro intanto , s'era ARISORTITO E CO LA BIRA, trafugata in mano, se pregustava la ingollata!
Ecco... er carcio promesso de prima, glie Se giunse adesso!
- a conto aperto! fece Piero, truccato ancora da Lupo Ezechiele!
Qua', dopo sta recitata, da oggi, ognuno se paga er BEVUTO SUA!
Me sarò' spegato?
Solo Matteo l'evangelista, arzo' lo sguardo dar VAINCELO, e lo braso' CO la briosce ancora in mano!
Disse: NU E' COSA, Azz!
Quane, SE PECCA D'eleganza, fottuta e' la signorilità', io me defilo,
Recita.... Annata bella che a puttane!
Dimme ER QQUANT'e'..
Saluto' er Reggista, e se porto' verso l'uscita, a slega' er cane!
Ale'...
L'unica comparsa che s'era calata bene nella parte, nun rompendo li coglioni:
Muto, bono zitto, CO l'occhio vivo
Da CRISTIANE ...( PELLA rima..)
In sur l' appuntato, come una stella nel cielo de la notte....FISSO a quella cacchio de briosce, che s'addiventava sempre chiu' ridotta, VOTATA A LLU SPARI'
senza pagalla!
...Tieh!


( F. Mancini.... FECI...)


dipinto F. Mancini


martedì 19 maggio 2015

Mentre la stagione muore - Uri_Dinka




Sono un cigno nero
Puoi sentire il mio canto 
Nelle notti senza stelle


Confondo le mie penne 
Lucide e puntute 
Dentro al buio dell'anima 
Nascosta sotto ali
Che non sanno più cosa fare
Mentre la stagione muore
Dentro di me

Sono un cigno nero
Nero Nero Nero


lunedì 18 maggio 2015

Liquidazione di saldi - Julio Cortazar


Mi sento morire, in te, attraversato da spazi che crescono, farfalle affamate che mi mangiano,
appena vivo, con le labbra aperte dove risale il fiume della dimenticanza.
E tu con delicate pinze di pazienza mi strappi i denti, le ciglia, mi denudi
Del trifoglio della tua voce, dell'ombra del desiderio
Vai aprendo in mio nome finestre allo spazio
E fori azzurri nel mio petto
Da cui le estati fuggono lamentandosi
Trasparente, affilato, intessuto d'aria
Fluttuo nel dormiveglia, e ancora
Dico il tuo nome e ti sveglio d'angoscia
Però tu ti sforzi e mi dimentichi
Già sono appena la liquida bolla dell'aria
Che ti riflette, che distruggerai
Con un solo palpebrìo.



sabato 16 maggio 2015

Lascio che i corvi si portino via ogni cattivo pensiero - Silvana dg




Attendo con il pianto
Nelle mani serrate a pugno
Il volto inviolabile a nascondere
Scenari congelati dall'attesa

Un rigagnolo rosso e azzurro
Scende nelle vene
Trasuda dai pori
Si riflette nello sguardo 

La pupilla dilatata
Dalla fatica del non pensare
Guarda verso futuri affidabili
Trattenuti con tenacia

Preghiere dalla gola
Scendono nel petto
Lo tengono immobile
Avulso da singhiozzi

La mente concentrata 
Su quel domani che attendo
Con ostinata certezza
Perché lo voglio

Perché mi è dovuto


art Eve Ventrue

giovedì 14 maggio 2015

Passione - Silvana dg



Brucerò con te in un dolce inferno
Sfamerò il tuo istinto ardente
Lo disseterò 
Con la mia infinita sorgente
E quando le mie dita 
Affonderanno di piacere
Nel momento del dolore
[La tua resa]
Una lava calda entrerà in me
Nel mio profondo
Riempirà gli angoli nascosti
Sarà dolce e selvaggio
Poi ancora dolce

Fino a svenire
*

Oil on canvas 2014 - 75x90 cm 
 "The Passion" 
il sito: http://k_s.in.gallerix.ru/
su Facebook: Sergej Kolesnikov Art

mercoledì 13 maggio 2015

Ritorni - Silvana dg



Le comete passano veloci
Ma i dolori restano a crogiolarsi ancora
Come stelle cadenti sui nostri sentimenti
Prosciugano la linfa da un sangue
Spesso troppo rosso quando cade a gocce
Sgorgando da una ferita inflitta al cuore
Spicca sulle anime candide
Come sul lenzuolo bianco
Di una vergine stuprata
Bruciano come zolfo e lava
Sfuggiti all'inferno

Forse una pioggia dolce rinfrescherà 
Quel che rimane di questa vita
Nuovi germogli mostreranno altre vie
Percorsi che riportano a galla
Desideri originari rimasti seppelliti
Dalla furia di vivere
*
Art Katarzyna Konieckza

lunedì 11 maggio 2015

Scontrino Carrefour - Silvana dg





Bio aglio secco ………… € 1,34
Zucca delicata …….….... € 1,29
Melanzane tonde……...... € 1.20
Lima lucida unghie x2 .... € 3,20

Notate niente di strano? 
Quanti mesi e quanto lavoro ci vogliono per far crescere l'aglio nella terra? Quanto terreno occorre per coltivare le zucche? E le melanzane? Zappare, concimare, abbeverare, raccogliere. Tanto lavoro e tante spese. E se poi il raccolto va a male? Chi ripagherà il contadino, di chi è il rischio? Ultima domanda: quanto credete sia stata pagata al contadino la melanzana, la zucca, l'aglio?
Adesso riflettiamo sulle due limette per le unghie, probabilmente di provenienza cinese, ma non a prezzi cinesi. Chissà quanta gente ci ha guadagnato senza fare quasi nulla, rischiare quasi nulla ....! Non vi viene d'incazzarvi? Non vi passa per la testa che chi produce sostentamento spaccandosi il C e rischiando di suo non ha voce in capitolo in questa società di M, mentre le industrie che producono beni (?!) aleatori e inquinano, tenendo su una falsa economia fondata su false necessità determinando il depauperamento delle risorse ad alto costo spesso rubate ai paesi tenuti volutamente sottosviluppati (?!) la fanno da padroni? Multinazionali che decidono del nostro presente e del nostro futuro! A me si! A me stanno uscendo fuori gli occhi dalle orbite! Quindi adesso torno giù con scontrino e limette per farmi convertire quella cazzata con altre banane equo e solidali provenienti dall'Ecuador, esercitando così il mio enorme potere attraverso la selezione dei consumi pagati con i soldi delle mie tasche. Capito?


Orgogli .. - Francesco Mancini



Ti lascio così 
come ti ho trovata
nelle nebbie
stanche
della mia vita. 
Parole cattive
feriscono il cuore
che
non hai potuto
ne saputo amare,
chiederti, fingendo
magari invano...
una sola volta,
riassumendo
tutto in una parola:
tesoro, perdono. 

domenica 10 maggio 2015

Finire - Silvana dg



Ecco
Questa è la fine vera
La fine assoluta 
Del senza via di uscita
Ti ho perdonato troppo
Uccidendo la mia libertà
Passando oltre con lo sguardo
Spalmando creme sulle botte
Ho detto che son caduta troppe volte
Adesso mi rialzo per davvero 
Prendo tutto quel che mi hai levato
Nel nome di un amore 
Che non c'e' mai stato

Vado via
Ora dovrai capire
Che non c'è forza nel colpire

venerdì 8 maggio 2015

Ribellione - Silvana dg



Ostinata e delusa
Vi chiudo sul muso 
Questa vita solo mia

Mia la mente
                     Mio il pensiero

Mio il respiro
                      Mio il battito
       Mio il giorno
                      Mia la notte

Vi rifiuto moltitudine
Abbarbicata nei palazzi

Negli uffici

Per le strade inscatolata
Negli autobus aggrovigliata

Cammino su un marciapiede 
Che sembra un nastro
Mi muovo da sola
Col presente nella mente

Dove siete, cosa pensate
Puntini allineati sul prossimo consumo 
Subliminato dal mercato
Con false immagini inculcato

Sorrisi da squalo sempre ammiccanti
Gengive sanguinanti 
Con l'ultimo pasto tra i denti
Quello con TAEG zero percento

domenica 3 maggio 2015

La lucertola impettita - Silvana dg



La morte qui non si decompone 
Attraversa il guado senza puzzare
Moine moleste, gentilezze fastidiose
Indici crepuscolari di vitalità svanita

Ingredienti sulfurei al profumo di salsedine
Onde ingrigite di disperata astuzia
Riposte in nere caverne vulcaniche
Dove i pesci sguazzano al riparo dei gabbiani 

La morte non puzza mai fuori dal sole
Ama mostrarsi come trofeo di viltà 
Resti rantolanti di sentimenti eterni
Ma cos'è l'eternità?

Il pasto è ormai servito
Uccidete il cuciniere con il suo seguito



foto Alberto Terrile