domenica 29 novembre 2015

Prospettive oniriche - Pseudo racconto a puntate - dg Dinka


Le era insopportabile quel peso dentro la pancia, tanto da desiderare aprirla. Estrarre fuori quel rettile che le cresceva a dismisura, da quando aveva rotto il suo guscio. Il suo essere famelico la divorava e appesantiva allo stesso tempo, poiché nulla si crea e nulla si distrugge. L'onda sinuosa era in continuo movimento, ma non si avvicinava mai alla bocca. Non aveva intenzione di andare via, tranne che alla sua morte, forse.... 
Lei sperimentava nuovi metodi perché fosse almeno sopportabile la sua presenza dentro di se, ma il rettile pretendeva tributi a ogni istante. La stava annientando. Non vi era che una soluzione: l'unica!
L'annullamento del sé non è cosa facile nemmeno per gli esseri più spirituali, ma se voleva tagliare i viveri a quell'essere senza rimanerne uccisa, era l'unica strada praticabile. 

Riempì la stanza di candele, le dispose intorno a se, poi le accese tutte. Il posto dove stava per entrare era buio e insidioso, doveva avere chiaro il cammino. L'effluvio forte dell'incenso cominciò presto a stordirla. Si sedette sul parquet assumendo una posizione comoda, non poteva sapere quanto ci avrebbe messo a riemergere. Un ultimo sguardo alla foto che aveva deposto accanto al suo corpo. Al suo ritorno avrebbe rappresentato il suo legame con questo mondo.

Concentrò la sua mente, poi il suo spirito. Li allineò. Quindi tracciò i simboli con un dito nell'aria davanti a se e ne pronunciò il suono.

...... continua


sabato 28 novembre 2015

Inabissandomi in apparente oblio - dg Dinka



Allungo le vertebre

In cerca del drago
Stendo le braccia
Una croce che brama le ali

È buio il percorso 
Accendo l'anima per seguirlo 
Trovo scudi di pietra 
In apparenza trasparenti 

Mi ripiego dentro 
Ricarico l'energia 
Un click apre il mio raggio 
È un lavoro da orafo 

Affilo il mio bulino 
Per cesellare il futuro
A immagine e somiglianza 
Del mondo oltre quelle mura 


art Rodolfo Ledel



martedì 17 novembre 2015

E' come un vetro il silenzio - Ettore Corlupo



E' come un vetro 

il silenzio:

a volte spada,

legno che brucia.

Altre volte è acqua:

senza segreti,

senza memoria.

Una forbice che sfolla.

Una barca a secco,

una mano che dorme.

Un'asola di luce

un vuoto sacrale.

L'arcobaleno

che ignoravo:

tracciante grigio e latte della notte.

......e puro,

nel suo guscio d'aria.




foto Ombretta Ercolani


martedì 10 novembre 2015

Appunti dal delirio - dg Dinka




Vuoi fare da guardia contro i miei mostri?
Sono tutti domati
Li sciolgo quando ho voglia di soffrire

Diceva....

A volte mi sale qualcosa 
Da dentro la pancia
La sofferenza non è da evitare
Il dolore è più vivo della gioia
Il dolore non ti tradisce 
Come la felicità

Diceva ....

Sono troppo vecchia dentro
La mia vita è scaduta 
Il corpo è pesante da sopportare
Lo so, come una bimba riesco a giocare
Ma è solo un'attesa
Un inganno al tempo

Diceva ....

Ho occhi che si posano
Dove nessuno pone mai lo sguardo
Ma non vedo mio fratello che mi passa accanto

Le sfide sono belle, chi non le fa perde
Forse ho troppa disperazione dentro
Ma so farla uscire con le parole

*

Dolce notte di fiori e profumi sui tuoi sogni
È la canzone che non vuoi a farti più bene
Non so creare magie senza di te
Continuo a scavare
Da questo pozzo non si vede mai luce
Il cielo rimane una visione della mente
Un ricordo e nulla più 


art Charlie Terrel