martedì 31 maggio 2016

Strega d'inchiostro - Dinka


La fredda pietra sul cuore
Piaga il sangue
Avvelena il sonno

Era una di quelle 
Che bucava il foglio con le parole
Strega d'inchiostro
Fata di carta

Danzando sui righi
Sfregiava il quieto senso
A qualsiasi dire

Allineava il verbo
Su linee incandescenti
Risvegliava le menti
Percuotendo consonanti

Ora è solo un vecchio sarcofago
Vuoto....
Nemmeno un grano
Di polvere d'ossa
A farle compagnia

Tra le pieghe del consunto raso
Resta solo qualche vocale
Impronunciabile


art William Mortensen



giovedì 26 maggio 2016

Anniversario - Dinka


Come una poesia senza dedica
Spargo briciole notturne
Fuori dalla scia di questo Fato

Cado senza rete

Mi ricompongo
Come un artigiano
In un fai da te dell'anima

Ma resto naufraga
Di un nubifragio interiore

*
foto Christian Coigny

martedì 24 maggio 2016

Nuvole di maggio - Dinka


Presagi
Come poeti estinti
Alla fine del tempo
Spighe troppo mature
Lasciate agli uccelli
Con la generosità 
Di quando è quasi estate
E i papaveri 
Formano rosse chiazze
Tra il verdeggiare dei campi
Presto ingialliti e avidi
Di fresca pioggia autunnale

Una trasformazione continua
Come i pensieri che scorrono
Sotto lo sguardo amorevole e attento
Di anime con le parole scritte
Sulla punta delle dita
Sempre pronte a donarsi
In una combinazione intuibile      
Al resto della gente
Che non sa capire 
Quello che gli occhi guardano
E calpesta ogni giorno 
La bellezza del mondo
Inconsapevole del suo delitto
Troppo attenta al proprio dolore
Che non sa collegare
Agli eventi globali

Come gocce di pioggia
Che non vedono il temporale
Ma solo l'ingrossarsi del fiume
Che alla fine travolge ogni cosa
Anche gli argini 
Che lo abbracciavano forte




venerdì 20 maggio 2016

Angeli in caduta - Dinka



Allacciate le anime ai corpi 
Si vola in parapendio
Le ali spiegate al massimo
Come angeli in suicidio

Il vento a lavare le macchie
Di vecchi e nuovi dolori

art Diego Fernandez


giovedì 19 maggio 2016

Racconterò tutto a Dio - Dinka


Volevo dirlo a dio
Raccontargli ogni cosa che ho visto
Tutto il dolore sparso sulla terra
I bambini bombardati nelle loro case
Le bambine stuprate nei campi profughi
Volevo dirlo a dio
Raccontargli tutto
Ma lui non c'era sulla terra
E non lo trovo neanche in cielo
Chi abbraccerà queste anime adesso?
Chi le proteggerà?
Perché se dio non c'è nemmeno in cielo
Ditemi qual è la differenza
Tra il corpo e l'anima...




mercoledì 11 maggio 2016

Qui nella foresta oscura e profonda - Dinka


Dopo le torture della notte
Osservo la vita che si rinnova
Il mio abisso
Sta li a fissarmi
Nel silenzio della voce

Sparisco da me stessa

Riverso l'anima
Liquefatta e scura
Nel fiume del tempo
Padre di ciò che fu
Di ciò che vorrà essere

Più nulla attendo
Se non l'esaurirsi di vita
Dentro un corpo che più non voglio


domenica 8 maggio 2016

INCONTRO CON JACK HIRSCHMAN



Le Brigate Poeti Rivoluzionari Organizzano un incontro con Jack Hirschman al Centro Sociale Ex Karcere di Palermo

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PER L'EVENTO




LA CASA DEL TRAMONTO

“ridiventa straccio 
 
 e il più povero ti sventoli”
 
(Pier Paolo Pasolini, “Alla bandiera rossa”)

Poggio la mia bocca sulla tua miseria, New Orleans,

inondata e inzuppata di morte.

Qui giace: enormi mucchi di bugie sulla guerra, questa prigione

cimitero galleggiante grida di rabbia

al respiro finale. Qui, all’ultimo delta,
desiderio disteso sul fianco, è derubato, e girato

sottosopra dal suo stesso governo, e soffocato.

L’estate è finita e la vita è morta,

e ‘round midnight tutte le speranze sono saccheggiate.

Nessuno verrà fuori pulito da Katrina
a 
New Orleans in questa

Casa del Tramonto che sta affondando.

Corpi così neri e così blu perché hanno amato

chi non gli avrebbe sputato sulle scarpe se avessero avuto

bisogno di una lucidata. Figuriamoci qualche spicciolo. O acqua.

America, sei sempre stata terra bruciata

nelle nostre bocche, sempre un battesimo di merda,

sempre una pioggia di disastro che scorre

lungo i vetri dei nostri occhi infranti.

Ora i nostri stracci sono i più laceri,

il nostro jazz il più triste, i nostri poveri i più poveri

che si possano portare al mercato delle pulci dell’anima.

Ora che tutto è perduto e c’è soltanto il nulla
da perdere… “Viva il coraggio

e il dolore e l’innocenza dei poveri!
”
La vera bandiera è a brandelli.

Cominciamo a sventolarla.


THE HOUSE OF THE SETTING SUN


“became a rag again 
 
 and the poorest may wave you”
 
 (Pier Paolo Pasolini, “To the Red Flag”)

Put my mouth to your misery, New Orleans,

inundated and soaking with death.

Here lies: war lies piled so high, this floating

prison of a cemetery cries out of rage

at the end of its breath. Here, in the last delta,

Desire lies on its side, is rolled, and rolled

over upon by its own government, and crushed.

Summertime is over and the livin’ is dead,

and ‘round midnight all hopes are looted.

No one will come clean of the Katrina

of New Orleans in this sinking

House of the Setting Sun.

Bodies so Black and so blue from loving

what wouldn’t spit on their shoes if they

needed a shine. Let alone a dime. Or water.

America, you were always scorched earth

in our mouths, always a baptism of crap,

always a rain of disaster streaming
down the panes of our broken eyes.

Now our rags are the most torn,
our jazz the most blue, our poor the poorest

that can be worn in the soul’s thrift-shop.

Now that all is lost and there’s only nothing

to lose … “Long live the courage

and the sorrow and the innocence of the poor!
”
The real flag’s in tatters.

Begin to wave it



Jack Hirschman nasce nel Bronx il 13 dicembre del 1933.... un luogo, un destino. Comincia a scrivere prestissimo incoraggiato anche da Ernest Hemingway. Insegna inglese all’Ucla e negli anni ’60 ha tra i suoi allievi giovani che avrebbero cambiato la storia dell’arte e della musica: Jim Morrison, Gary Gach.

E’ in Europa quando scoppia la guerra in Vietnam, con la sua drammaticità, la sua violenza, con il suo dolore, il suo orrore. Torna negli Stati Uniti ed inizia la sua battaglia personale da artista e da uomo contro la guerra aiutando gli studenti a scappare dalle grinfie dello Stato che tenta di arruolarli. Per questo tipo di attività considerata contro lo Stato, viene licenziato dall’Università. continua ....

sabato 7 maggio 2016

Quando nacque Dinka - da Non era un pianeta - Dinka


Quando nacque Dinka
Per un attimo il sole 
Mostrò il vero volto
Di stella morta 
Si vergognò di essere luce
Perché sapeva 
Che il suo cuore è nero

Quando Dinka 
Si affacciò su questo mondo
Giurò di ritornare
Un giorno
Stella


Foto dgDinka



lunedì 2 maggio 2016

Dentro al mio cielo - Dinka


Una nuova notte sta crescendo
Dentro al mio cielo 
Non posso che chinare il capo
Ad essa in segno di resa
Vorrei che fosse una notte 
Di grandi stelle cadenti 
Desideri realizzati 
Su questo pezzetto di universo 
Sovraffollato
Dove mi dondolo in bilico 
Sulla vita.


photo Sinead O'Connor

domenica 1 maggio 2016

Quando mi sveglierò - Dinka


Quando mi sveglierò 
Mi accorgerò che era un sogno
Questo inferno chiamato vita
È solo un incubo
Ora mi sveglio 
Ora mi sveglio
Chiudo gli occhi 
E ricomincio a morire


foto Francesca Woodman