«
Verrai con me » - dissi - senza che nessuno sapesse
dove
e come palpitava il mio stato doloroso,
per
me non v’era garofano né barcarola,
null’altro
che una ferita aperta dall’amore.
...
Ripetei:
vieni con me, come se morissi,
e
nessuno vide sulla mia bocca la luna che sanguinava,
nessuno
vide quel sangue che saliva al silenzio.
Oh
amore dimentichiamo ora le stelle con spine!
Ma
quando udii che la tua voce ripeteva
«Verrai
con me» - fu come se scatenassi
dolore,
amore, la furia del vino incarcerato,
che
dalla sua cantina sommersa salisse
e
di nuovo nella mia bocca sentii un sapore di fiamma,
di
sangue e di garofani, di pietra e bruciatura.
Nessun commento:
Posta un commento