lunedì 29 agosto 2016

Scritture Avverse - Laboratorio Poetico dal 16 al 18 settembre 2016 presso il Festival Internazionale di Poesia Rivoluzionaria e delle Azioni poEtiche Diffuse a Bari

 

NOTTE DI POESIA AL DOLMEN
presenta “Scritture Avverse”
Laboratorio poetico ad opera di Teodora Mastrototaro e Maurizio Evangelista

1°giorno di laboratorio:
Approccio alla scrittura poetica attraverso i “Giochi Linguistici” – per creare nuovi linguaggi:
- Tautogramma
- Abbecedario
- Trasformazione della parola
- Acrostico
- Catena

Approccio alla scrittura poetica attraverso i “Suoni Della Poesia” – oltre di cosa parla il testo, anche il suono delle parole:
- Allitterazione
- Onomatopea
- Anafora


2°giorno di laboratorio:
I partecipanti saranno coinvolti nella scrittura di componimenti, partendo da immagini derivanti dall’esterno e dall’interno di sé. Si faranno dei giochi per giungere all’immagine da scrivere.

3°giorno di laboratorio:
Lettura ad alta voce dei componimenti prodotti dai partecipanti

NB:
Ai partecipanti si chiede di portare quaderno, penna e di essere puntuali.
Il laboratorio prevede un contributo di 10€ valido per tutti e tre i giorni
Il laboratorio si svolgerà nella biblioteca e necessita di un minimo di 5 partecipanti.
Info & adesioni: memole.teodora@yahoo.it


Curriculum

Teodora Mastrototaro, classe ’79, autrice. Ha pubblicato la silloge di poesie “Afona del tuo nome” tradotta dal poeta americano Jack Hirschman. Ha seguito vari corsi di scrittura creativa con il Professor Daniele Giancane, ha frequentato il laboratorio teatrale di dizione e interpretazione poetica “La poesia del teatro” condotto da Christian di Domenico e Carmen Centrone presso la sede di Itaca Academy, e il corso di dizione ed interpretazione presso la sede della compagnia Marluna teatro e condotto dall’attrice Maria Elena Germinario.

mercoledì 3 agosto 2016

Diario: Un giorno nei campi profughi - Dinka

#RefugeesWelcome #Freeborders #CarovanaXSalonicco #StayHuman

Sapevo che sarebbe stata dura. Mi sentivo in qualche modo preparata a quello che avrei visto, al senso di indignazione e impotenza che avrebbe penetrato le sinapsi fino a raggiungere il mio nucleo più puro e indifeso. Ma l'esperienza non puoi immaginarla prima, per quanto ci provi esiste sempre quella piccola variante che fa prendere al tuo pensiero una strada imprevista e si serve da se, senza il tuo parere. 
Stavo li partecipando,  osservando, assorbendo. Non distribuivo perché occupata a documentare il tutto con foto e video.
A un certo punto ho visto come una mappa tracciata da qualche parte dentro la mia testa in un punto imprecisato tra il centro del mio cervello e dietro agli occhi. Stava li e io potevo vederlo, un immenso disegno criminale e irreversibile di questa schifosa macchina disumana ma organizzata dove tutto si conclude nel modo voluto, collaudato e prestabilito, con una precisione e un meccanismo da accapponare la pelle perché comprendi subito quanto sia perfetto. Un annientamento totale e senza via di fuga: li bombardi, li costringi a diventare profughi, li blocchi da qualche parte con la scusa dei confini, li alieni, li confondi e indebolisci permettendo anche che venga spacciata droga pesante nei campi, deleghi associazioni varie alla raccolta delle donazioni delle quali solo una infinitesima parte arriva a destinazione mentre sul resto ci lucrano lautamente. Poi gli prendi i figli che gli restano in vita arruolandoli in una "guerra santa contro l'infedele" con l'illusione di un riscatto e una vendetta che immancabilmente si ripercuoterá sul resto del mondo, innescando un altro meccanismo perfetto e collaudato: la paura! Da qui alla conquista totale dei corpi e delle menti del resto della popolazione a mezzo della più che richiesta militarizzazione in nome della protezione è solo conseguenza.
La rabbia ha invaso l'anima, il cervello e mi ha ingorgato gli occhi.


Foto dg Dinka