Manciate di secoli si muovono intorno e dentro di noi
Si allungano come ombre al tramonto
Attimi di infinito carichi di potrei, avrei, farò, mai realizzati
Contemporaneità in scadenza su etichette fasulle
Inganni di incertezze imbullonati in luoghi altrimenti vuoti
tra consapevolezza e illuminazione tardiva
Corazze che impediscono un fluire naturale
verso un tratto che non ha spazi ne ragione
ma un presente carico del prima e del dopo
Mentre Il Signore del Tempo ci guarda e sorride
della nostra inadeguatezza impacciata da lancette e battiti fasulli
Mòstrati divenire dal semplice fluire
Sono qui, mi stai guardando?
Strappo velo su velo ad ogni bracciata
in attesa di tornare sirena di spume piu dolci
Un’anima incarnata deve poter guardare le lucciole brillare
Mitigare quel fuoco che brucia senza consumare
Poterlo imbottigliare come gocce di un'annata migliore
da sfruttare quando l’incontro non sarà casuale
Trasformare il tutto in nuvole gassose restituendole al cosmo
perché le custodisca fino all’attimo cruciale
Uri_21_06_18
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