Non era la prima volta che lo faceva e oramai il copione lo conosceva bene…
Trovò immediatamente il tizio che faceva al caso suo: giacca, cravatta e valigetta. Portava un paio di occhiali con la montatura in tartaruga. Doveva avere all’incirca la sua età: oltre i quaranta ma meno di cinquanta.
Mentre un gran numero di persone piuttosto indaffarate camminava a passo spedito su e giù per il grande corridoio, dalle cui ampie vetrate trasparenti il sole delle diciassette proiettava i suoi raggi obliqui, il tizio, solitario, si era avvicinato ad uno degli ascensori e aveva premuto il tasto di chiamata.
Gli si fece dietro e come l’altro entrò nella cabina lo seguì.
“Scende anche lei a piano terra?” gli domandò l’uomo incravattato.
“Sì, a pianterreno anch’io…”.
L’elegantone premette il pulsante “T” e iniziarono la discesa.
Era il momento.