Vago di notte
Come animale selvatico
Scavo pozze nei giardini
Stringo il rosario tra le mani
Mi imbevo di luce
Non ancora filtrata
Incontro tutti i miei futuri
Giocati ai dadi col mio presente
La posta ogni notte più alta
Ruba pezzi al mio costato
Aggiungendoli al mucchio
Sul tavolo da gioco
Dove resto in piedi
Per poter guardare lontano
Là dov'è proibito
Un grano per ogni malia
Intravedo profumi di muschio
Stagliati contro albe cadenti
Di una bellezza estatica
Capace di darmi il respiro
Promessa fatale
Per chi non ha più fede
Caducità di una brezza
Di tempo lontano, in divenire
Corro
Con l'ego lanciato in avanti
Sollevo ansiti di libertà
Che precludono illusioni
Ma l'altro Se che mi governa
Tiene gli occhi stretti
Su un orizzonte a picco
Irrigidendo la vista
Sempre meno grani nel rosario
Torno sui miei passi a capo chino
L'alba sulla terra è ormai prossima
Il giorno mi reclama con perfidia
Sotterro il rosario nel giardino
Tutto intorno è immobile
La mia sortita come capriccio
Di un inverno mite
Nascondo i dadi sotto al cuscino
Dormo
Art Sergio Cerchi
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