Chi non viene dal deserto non può comprendere il bisogno di spazi infiniti, la necessità che lo sguardo possa affondare in profondità eterne, senza principio ne fine.
Chi è stato originato dalla vastità di una steppa, non può trovare pace dentro muri di pietra e cemento, barricate ostinate tra il se e il se che urlano in un’apoptosi animica senza soluzione di continuità, stordendo mente e psiche, ragione e anima.
Come un grande pesce, ha bisogno di nuotare in un grande oceano, tra quei silenzi abissali, per poter ritornare in superficie e alla luce con nuove consapevolezze e maggiori conoscenze da condividere con i suoi simili e con il mondo.
__Uri__04.02.19 - opera di Carlos Oviedo
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