sabato 15 settembre 2018

Dal delirio di un diario - Dinka


Sono un cane sciolto che si meraviglia dell'effetto che ha sulla gente
Mi stufo subito delle altrui attenzioni che m'incatenano in un solo vissuto
Ho noia della banalità umana e non son fatta per le adulazioni
Conosco l'ammirazione perche' l'ho provata sinceramente
Per pochi, ovviamente, e ben sapendo che nessuno è dio
Ma si fa presto a cader da un piedistallo, più è alto più grosso è il botto
Preferisco strisciare che dar da mangiare a cervelli striminziti
Intirizziti dall'assenza di intelletto, come dire mancanza di affetto
L'affetto di quelle idee originali, che solo a voi vengono in mente
Per associazione mentale, esercizio continuo e vostro malgrado
E non ci credo che l'ignoranza è beata!
Sono beati gli imbecilli, per anomalia e non per carenza d'uso
Quelli sono sciagurati nati stanchi e senza dignità
Vampiri ambulanti pronti a succhiare la tua vitalità
Detesto essere oggetto di manipolazioni, smembramenti e dissezioni
Quello che ho da dire lo scrivo e non ha mille interpretazioni
Ognuno si tenga la sua e ci si guardi come uno specchio
Poi, non dite mai che sono io che l'ho detto!





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