Per
tutte le volte che ho cercato la morte
Dentro
una vita spoglia di significato
Anestetizzando
le mie fibre più profonde
Con
boccate di etere inalate sottobanco
Per
quella sola volta che abbassai la testa
Per
trovarmela mozzata il giorno dopo
La
cui vendetta riecheggia ancora
Nei
miei sogni più spietati
Per
quel Mai stretto fra i denti
Corrosi
da tanta ostinazione
Dove
la lingua non cessa di fremere
Sputando
saliva come soffio di gatto
Per
la mia vita intera
Cavalcata
come un'onda troppo alta
Le
mie ossa rotte nella polvere
Di
abissi atlantici
Tutti
i miei respiri in sfregio alla Nera Signora
Si
riuniscono oggi qui
Sotto
l'ala neutra di righe in bianco e nero
Su
quel dissenso che non trova la morte
Ma
rivive attraverso il suo stesso suono
Ogni
volta che viene pronunciato
Risalendo
da neri pozzi verticali
Anse
intestinali traboccanti scorie
Di
consensi e compromessi mai digeriti
Vomiti
di bile gialla come luce crepuscolare
Di
una notte che non si sa trasformare
foto: Rifiuti a Palermo
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