Chiedevo d'essere accolta
da sempre
da quando nacque il presente
consumando il frastuono
del sangue contro le paratie
solide dei tuoi dinieghi.
Cercavo il silenzio
l'aria di quando tutto tace
e si piega persino l'indifferenza.
Liberami l'anima dalle mani
da quei gesti che ho imposto ai tuoi occhi.
Rubavo tue parole libere dal senso
ed ho forzato l'apparenza
per raccogliere uno sguardo
uno solo
che ha sciolto e stretto ancora
le sue catene
alle radici del mio sentire.
Liberami!
photo Sonia Camagni
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