venerdì 7 novembre 2014

Andre Folco Lasdo - Madre delle ansie



I tuoi cento figli
madre delle ansie,
sono caduti giovani
sparpagliati sulle strade come bulbi di fiore
coperti da stracci.
E ai tuoi mariti
che non hanno più un mestiere
hai tagliato l'acqua col vino,
da ieri li guardi russare sepolti
nel grembo molle
d'un altro mattino.
Così ci accompagni
mano nella mano
a noi seviziate creature tremanti,
lungo i verdastri corridoi d'ospedale
per le botteghe di cenci e in fila
nelle fabbriche dove il ferro tace.
Tu che ci attraversi
madre delle ansie,
con il tuo aratro di nodi alla gola,
il tuo solco di assassinii
di malattie, di fallimenti, di solitudini.
Tu che sei lì fuori
dietro ai balconi sprangati o nuda
sulle angosce di un padre o cruda
nella conca vetrigna
dei nostri fragili occhi.
Madre,
che ti masturbi di sciagure
stravaccata sulla sedia a dondolo,
madre con le dita affondate

nei pensieri del mondo.

ph dal web

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