Amo il mio dolore
Quello specchio nero
Che svanisce nei miei sogni
Come incubo diurno
Quei vermi che scavano
Sotto il sole, alla luce
Inghiottendone i detriti
Sono la cornice e lo specchio
Di una danza macabra
Di bei pensieri a lutto
Un macroscopio con lente d’ingrandimento
E fulgido intelletto
Amo il buio che si fa strada
Un blackout azzurrino
Che ti porta altrove
Dove i sogni sono in fasce
Odio la ragione e i paraocchi
Quel blocco di decenza
Che stoppa il mio viaggio
Come una catena lunga
Ma non abbastanza
Destino, Fato
Che mi hai ammazzata
Mi lasci sempre a metà
Di un desiderio appena nato
Uno sguardo all’orizzonte
E subito dopo, la morte
Uri_Dinka__09_02_20
art Carlos Oviedo
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