lunedì 12 ottobre 2020

Come incubo diurno__Uri_Dinka


Amo il mio dolore
Quello specchio nero
Che svanisce nei miei sogni
Come incubo diurno

Quei vermi che scavano
Sotto il sole, alla luce
Inghiottendone i detriti

Sono la cornice e lo specchio
Di una danza macabra
Di bei pensieri a lutto
Un macroscopio con lente d’ingrandimento
E fulgido intelletto

Amo il buio che si fa strada
Un blackout azzurrino
Che ti porta altrove
Dove i sogni sono in fasce

Odio la ragione e i paraocchi
Quel blocco di decenza
Che stoppa il mio viaggio
Come una catena lunga
Ma non abbastanza

Destino, Fato
Che mi hai ammazzata
Mi lasci sempre a metà
Di un desiderio appena nato

Uno sguardo all’orizzonte
E subito dopo, la morte

Uri_Dinka__09_02_20
art Carlos Oviedo

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