venerdì 29 aprile 2016

Misfatto quotidiano - Dinka



Vivo su un confine
Dove niente è come al solito
Il Mostro si affaccia godendosi
L'effetto delle sue vigliaccherie

I pensieri scivolano 
Come giovani massacrati a tradimento
Tra il sangue versato come inchiostro
Su fogli non troppo puliti

(Adesso mi schiodo) 
Mi urlo dentro
(Adesso mi schiodo) 
Somiglia a un mantra

"Quelle catene che non vuoi
Sono attaccate a ceppi
I cui chiodi sono tuoi"

Il Mostro mi bisbiglia
Da dentro la pancia
So che non tacerà fino all'alba
Quando il mio corpo
Si rimetterà in movimento
Schiacciando ad ogni passo
L'ultimo vuoto

Chiudo la mente e stringo i denti
[Lava di lacrime scivola
Da occhi spenti]
Attingo disperazione e rabbia
Che non manca
Salto tra le rovine 
Della mia esistenza troppo errante 
Questo male di vivere
Sublima la morte
Che mi guarda e sorride
Come un coccodrillo sornione
Mentre fa l'occhiolino
Al mio amico Mostro

Sono prigioniera
Tra me e loro

È vero
Indugio sempre dentro a quegli occhi
Sentire come incidono 
Dà sollievo all'intimo pensiero
Mi distrae da altri dolori
Che non so sconfiggere

Torno con le spalle sulla terra
A sostenere il mondo all’incontrario
Porto sulle labbra
Parole gravi e difficili
Che bruciano la speranza

Mi confondo su un letto di spine
Le conficco fino in fondo 
Bagno questo corpo
Sulla falsa attesa
Di una vita diversa
Con la sola certezza
Di un domani peggiore

art: Carlo Ravaioli


Nessun commento:

Posta un commento