Noi che balziamo da un letto all’altro
Come tigri gelose del proprio ciboChe ci mettessero al rogo
Per questo amore così ardente.
Che ci impiccassero
Sfiniti, sfamati, affollati, ben decisi
Denti, conigli, sintagmi, forchette sporche
Del nostro eterno amore.
Che ci trapanassero di lieti pensieri
Come questi che sto adesso descrivendo.
Che incendiassero battaglie!
Che frantumassero poltiglie!
Ma il nostro cinguettio di parole mortalmente sane
Questo è ciò che veramente io definisco
Infinità di pensiero e superbo pensare
Contrapposizione di questi nostri istanti
Che verranno, in ogni modo, sprecati
Tra la luce del vento ed il tuo capo in Occidente.
ph dal web
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