Hai rivoli di fede
ai lati della bocca.
Non vorrei
- raccogliendone grumi
con la lingua -
ne riaffiorassi il diletto.
Ti è scesa
Non ne avverti il prurito
ai calcagni?
Ti ci strofini
su quel formicolìo
ormai da mesi.
Conservi dell'illecito
nello sprofondarci:
i materassi pagani
non sono poi così scomodi
( che se ne accorgano
anche gli angeli? )
Tra pareti sacre
pacate nuance di te
forse
resistono ancora.
(..in debito di quante panche
domenicali? )
Scalcia a terra
quei tuoi talloni impenitenti!
Sentine trafficare verso l'alto
gl'inni di gloria
di balsamo!
Fede
Falle fare un giro
su ruota panoramica
con un occhio di riguardo
per la croce.
E
senza battere ginocchio
fai rotulare alle labbra
l'essenza di un Amen.
Lasciati scolpire
fino a quando non ti arrivi
formicolante
di nuovo e
di nuovo ancora
nella carnalità pregna
di te stessa.
Foto: Flavio Cesare
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