Sentimenti spiaggiati dalle pretese
Ansimano moribondi e privi di ossigeno
Lo spazio vitale usurpato nel loro nome
Che al primo sguardo sembrava
una buona intenzione
Agonizzo come un sorvegliato speciale
Sono stesa sul banco della macelleria
In attesa di decapitazione
Alla prima prossima parola
Io non so mortificare l'anima per asservimento
Lei soffoca già senza il mio intervento
Non riuscirò mai a spiegare la libertà di essere
L'individualismo congenito e incallito
Meglio senza testa che in catene
Meglio la solitudine che l'obbligo
Non riesco a misurare ogni passo e ogni parola
Far di conto ad ogni azione
Cane sciolto il mio nome e cognome
foto dal web
Nessun commento:
Posta un commento